Simboli e operato, il significato del nostro circolo

Il Circolo A.C.L.I. Martellago viene spesso associato alle numerose iniziative che svolge nel nostro paese. Spesso viene dimenticata l’esatta origine dell’acronimo A.C.L.I.. Più semplicemente non si sviluppa per intero o non si conosce il suo significato. Anche la nostra bandiera, di cui andiamo orgogliosi, racchiude numerosi significati. A volte anche noi aclisti ci dimentichiamo il significato dei simbolismi e degli acronimi che ci appartengono. La parola A.C.L.I. significa “Associazioni Cristiane lavoratori Italiani”. Associazioni - per una pluralità di forme associative (circoli, associazioni sportive, cooperative ecc.), Cristiane perché quando sono nate si rifacevano alle associazioni di paesi come la Germania ed il Belgio dove la società era ed è pluriconfessionale, Lavoratori - ovvero l’universo dei lavoratori (contadini, operai, impiegati) per cui le ACLI sono nate, Italiani che oggi potrebbe essere letto internazionali vista la presenza delle ACLI nel mondo. Nella parola A.C.L.I. e nella sua bandiera sono presenti le tre fedeltà che contraddistinguono la nostra presenza: fedeltà alla Chiesa, al Lavoro ed alla Democrazia. Anche nella bandiera le A.C.L.I. si danno un’identità. Nel nostro “vecchio” vessillo, ricamato a mano e che esponiamo nei momenti più importanti, sono presenti dei simbolismi (la Croce, il Libro, la Spiga e l’Incudine) che indicano l’appartenenza alla Chiesa, il valore della cultura e la centralità del lavoro agricolo ed industriale. Nella nuova bandiera invece campeggia al centro di un esagono la Croce che è la traduzione iconica della fedeltà alla Chiesa; a sinistra della Croce è rappresentato stilizzato un libro che rappresenta sia la sacra scrittura sia lo strumento principale dell’alfabetizzazione. Le ACLI sono nate per istruire i lavoratori alla Dottrina Sociale della Chiesa e per formare in essi una matura coscienza cristiana. A destra della Croce c’è il simbolo della vanga che rappresenta il simbolo del mondo contadino e delle sue attività. E’ presente nella vanga una staffa, il punto per far pressione sul terreno più duro. Infine l’incudine che sta ad indicare il mondo dell’artigianato e dell’industria in altre parole rappresenta gli operai. Agricoltura, artigianato, industria e libero impiego: tutti questi universi lavorativi sono richiamati nel simbolo delle ACLI. La figura geometrica dell’esagono dove le simbologie sono racchiuse sta a richiamare proprio questa pluralità delle associazioni e delle professioni.  Non è facile ritrovare la documentazione di sessant’anni fa, la sede del Circolo, seppur sempre rimasta nei luoghi parrocchiali, è stata spostata diverse volte e molta documentazione è andata persa. Nella stessa provincia le Acli si sono trasferite un paio di volte, da via Aleardi in Via Bembo di Mestre, all’attuale via Ulloa di Marghera, e molta documentazione storica è stata smarrita. Ricercando anche nell’archivio principale di Roma emergono diversi articoli che ricordano il nostro Circolo. Tuttavia, abbiamo trovato un documento del 1954 che ricorda la data di fondazione del Circolo ACLI di Martellago, il 1 aprile 1949; lo schedario che ogni anno il Circolo presentava per certificare chi lo rappresentava. Ma che cosa sono le ACLI? Riporto le parole che si possono trovare anche nel sito del nazionale. Le ACLI, Associazioni cristiane lavoratori italiani, sono un’associazione di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti edassociazioni specifiche, contribuisce a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia. Giuridicamente, le ACLI si presentano come una “associazione di promozione sociale”: un sistema diffuso e organizzato sul territorio che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Come soggetto autorevole della società civile organizzata, le ACLI sono protagoniste nel mondo del cosiddetto “terzo settore”: il volontariato, il non profit, l’impresa sociale. Tra i principali settori di intervento delle ACLI: la tutela e la promozione dei diritti sociali e l’educazione alla cittadinanza attiva; l’assistenza previdenziale (Patronato) e fiscale (Caf); la difesa dell’ambiente (Anni Verdi) e del consumatore (Lega consumatori ACLI); il sostegno agli agricoltori (ACLI Terra); la formazione professionale (Enaip), la creazione e promozione di cooperative e, più in generale, di lavoro associato (Solaris); l’animazione culturale (Unasp) e sportiva (Us ACLI); il turismo sociale (Cta); la promozione della donna (Coordinamento Donne), degli anziani (Fap) e della condizione giovanile (Ga); l’impegno per la pace, lo sviluppo, la solidarietà internazionale (Ipsia); l’impegno con gli immigrati (ACLI Colf e Progetto Immigrati). L’impegno associativo e di servizio delle ACLI, dalla loro costituzione (1945) ad oggi, si è andato diffondendo anche fuori dai confini nazionali. Attualmente, l’Associazione è presente in quasi 30 Paesi nel mondo, con esperienze antiche ed iniziative nuove. Dalla tradizionale e sempre viva presenza lungo le strade dell’emigrazione italiana (dall’Europa al Sudafrica, dall’America del Nord a quella del Sud, per finire all’Australia), alle numerose e ormai consolidate esperienze di gemellaggio, cooperazione e promozione sociale in Brasile, in Argentina, nei Balcani (Kosovo, Bosnia Erzegovina, Albania), e in Africa (Kenya e Mozambico). E che cosa sono state le ACLI a Martellago? Abbiamo trovato questo documento che descrive in modo sintetico ma con precisione l’importanza dell’associazione in paese. Una storia fatta di politica, di sindacato ma, soprattutto, di donne e di uomini che hanno fatto delle tre fedeltà dell’aclista militante - alla Chiesa, ai lavoratori e alla democrazia - uno stile di vita. Un canovaccio a cui riferirsi e dal quale trarre continua linfa e forza per ripartire e continuare. In questo lungo percorso il movimento ha saputo adattarsi alle trasformazioni sociali rimanendo dalla parte degli ultimi e dei più deboli, facendo della solidarietà una parola d’ordine. Il metodo è ancora oggi quello del segno dei tempi: vedere, giudicare, agire per essere attori del nostro tempo e per essere di quelli che mettono in pratica la parola e non sono soltanto ascoltatori. Il Circolo ACLI di Martellago, dal 1960 in poi, si è sempre più calato nella realtà del movimento operaio fino ad identificarsi con esso. L’attenzione ai problemi dei lavoratori, alle loro necessità, allo sviluppo disordinato della nostra società ad opera del capitalismo portarono le ACLI a sviluppare analisi e ipotesi sicuramente d’avanguardia per un movimento, come quello aclista, che ha le sue radici e condivide valori, comportamenti e strutture del mondo cattolico. Proprio per questo il Circolo non ebbe una esistenza facile e visse qualche criticità interna in occasione del congresso di Vallombrosa nel 1970. Le difficoltà incontrate a livello di circolo locale, a causa della visione del movimento che le ACLI andavano assumendo; la grande fiducia e l’involuzione in senso moderato hanno spinto a ricercare più in profondità le ragioni e le vicende dello sviluppo del Circolo ACLI di Martellago. È stata soprattutto la linea della dirigenza degli anni ‘70 a proporre un ritorno “a casa” motivandolo con la mancan­za di una cultura di riferimento, all’esterno del mon­do cattolico, per i lavoratori cristiani. Il ritorno “a casa”, non vuol essere un rifiuto ad essere presenti come cristiani nel movimento operaio, ma vuol essere un rifiuto ad accettarne la cultura e la logica come valori per le ACLI. Alla cultura operaia si preferisce la cultura del mondo cattolico, con la pretesa di rappresentarne l’ala operaia del mondo cattolico. Nel momento politicamente più difficile per le ACLI il nostro Circolo mantenne la radicalità in Parrocchia. Riconosciamo quegli anni come il punto di forza della nostra associazione, il riconoscimento della vera identità, la svolta epocale che porta alla nascita con gli anni 80 di attività legate a favorire il lavoratore e agli incontri di formazione per portare a confronto i lavoratori su tematiche legate alla vita comunitaria e al mondo del lavoro. E’ questo il vero motivo per il quale attorno al Circolo ACLI di Martellago cominciò a ruotare un numero importante di persone imponendosi tra le prime associazioni rappresentative del Comune. Anche nella storia provinciale delle ACLI il nostro circolo rappresenta la storicità e il coinvolgimento di molti soci attivi nel movimento e la buona rappresentanza del sesso femminile.